Blog di classe della 3^ D della sc. secondaria di 1° "V. Alfieri" di Foggia
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Biston Betularia

Questa specie di falena, la Bistun Betularia, trascorre la sua giornata riposando sulla corteccia degli alberi o delle rocce.

Prima della rivoluzione industriale, quando gli alberi di betulla erano chiari e i licheni molto frequenti sulle cortecce, gli esemplari di questa falena, bianchi e maculati di nero, erano molto frequenti e pressoché invisibili poiché aiutati dalla corteccia dell'albero simile al colore delle ali della falena, cosa che costituiva una notevole protezione contro l'attacco dei predatori.
Quando, a causa della forte industrializzazione, i licheni morirono e le cortecce degli alberi e le rocce furono oscurati dalla fuliggine, delle Biston Betularia rimasero pochi esemplari poichè i predatori le cacciavano sugli alberi diventati fonte di pericolo per le falene; solo alcuni esemplari più chiari riuscirono a sopravvivere.
Così, a partire dal 1848, vennero rinvenute le prime falene scure, quasi invisibili su un fondo caliginoso e alla fine dell'Ottocento la varietà scura rappresentava circa il 90% della popolazione di queste falene.
Le due forme, la chiara e la scura, erano state sempre presenti: il gene per il colore chiaro muta verso la forma colorata con una bassa frequenza, sufficiente, però, quando questa mutazione presenta, rispetto alla forma bianca, un alto valore selettivo.


Stella

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